Vorrei fare una piccola digressione sull’uso del termine “finger food” in questo blog, dato che potrebbe sembrare apparentemente contradditorio l’uso di termini modaioli e che poco hanno a vedere col cibo km 0 in un blog che spera di eviscerare il valore culturale e antropologico del cibo (lavori in corso…).
Voglio dire, l’uomo ha sempre usato le mani e la forchetta incomincia ad essere usata dai nobili circa nel ‘600 e chissà quando arrivò al popolo (del resto l’uomo per mangiare non ne aveva bisogno): quindi possiamo leggere un parallelismo tra “nuova” moda del finger food e ritorno alle origini?
Un po’ come la moda delle tartare e il ritorno al cibo crudo; se pensiamo a Lévi-Strauss e a “Le cru et le cuit” (Il crudo e il cotto) crudo è sinonimo di naturale e cotto di artificiale (nel senso culturale, di mediato dall’uomo): anche questa non è forse una ricerca di ritorno a quelle origini da cui ci siamo allontanati? Dai cibi confezionati, congelati, veloci vogliamo ritornare alla semplicità.
Quindi il finger food ha ben poco di nuovo: è il nostro ritorno alla natura, a sentire il cibo, a mangiarlo anche attraverso le mani. Solo per ragioni funzionali e organizzative ho deciso comunque di usare questo termine così in voga in modo da facilitare le ricerche in internet e di conseguenza la visibilità del mio blog, ma volevo comunque spiegare a tutti che con ciò non mi discosto dalle radici da cui voglio partire.
“finger food” dovrebbe essere vietato da pronunciare…senti uno che dice “finger food”…ok due mesi di lavori socialmente utili…
Pingback: finger food per le Cusb Shout | CondiMenti
Pingback: regala una cupcakes | CondiMenti