Autunno, risotti e svezzamento a modo mio.

autunno

Eccomi! Due post all’anno praticamente ma continuo a credere che riuscirò ad aggiornare il blog!

Non mi metto a raccontarvi per filo e per segno cosa succede nei primi mesi di vita di una neomamma!

Ormai la mia piccola è sulla soglia dei 7 mesi e quindi ci siamo avventurate nelle pappe: lo svezzamento, in famiglia abbiamo deciso di fare a modo nostro, né schemini perfettini con pappine e omogeneizzati, né questo autosezzamento che tanto di moda ma che non ho ancora capito cosa sia.

Abbiamo semplicemente deciso di mangiare tutti meglio e più sano ,diciamo che io ho anche la base di un corso fatto alla casa maternità con Simonetta e che consiglio vivamente a tutte le mamme, non parto proprio da zero.

Bene quindi eccovi il nostro pranzetto di oggi: risotto zucca, curcuma (sia in polvere che fresca) e porro.

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Per due persone + Piccola:

1 bicchiere di riso

3 bicchieri di acqua

1 porro

1 pezzo di zucca

curcuma in polvere e fresca

olio (e il sale non c’è ma voi mettetelo).

Faccio tostare il porro affettato, il riso e la curcuma in povere con un filo di olio nella pentola a pressione.Aggiungo la zucca grattugiata e copro con l’acqua. Porto a pressione e lascio cuocere 10 minuti (al dente 7minuti). Finisco con curcuma fresca grattugiata.

Noi abbiamo gradito!

E poi in tema autunno vi lascio anche questa idea scopiazzate dal web (ma non ricordo dove perdono): un porta candele che crea una bellissima atmosfera.

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Vi serve :

foglie secche

colla vinilica

vasetto di vetro

candelina

nastro per decorare

Facile : attaccate le foglie sul vasetto con la colla, lasciate asciugare bene, decorate col nastro e accendete la candela per creare una bellissima atmosfera durante una cena ( romantica per voi….per noi è da un po’ che mancano, ma si sa!!!)

PicMonkey Collage

p.s scusatemi eventuali errori sono di fretta

CucinaRaccontando con Zoè Teatri: incontro due+tre e stasera lo spettacolo!!

Dopo il primo incontro, eccovi sulla mia pagina facebook la ricetta del secondo incontro: crocchette di miglio e verdure.

Di seguito invece il dolce che ho proposto per questo laboratorio.: coppette con amaranto e fragole:

per sei coppette : amaranto qb , yogurt greco 500 gr, panna 250 ml, zucchero al velo qb, fragole 250 gr (le avevamo fatte con le fragole di arvaia, ora proporrei pesche e foglioline di menta o melissa), dao dolce o miele o sciroppo d’acero.

Procedimento per l’amaranto pop.

In una padella piccola e caldissima versiamo un cucchiaino di amaranto e copriamo immediatamente con un coperchio, i chicchi dell’amaranto a contatto col calore scoppietteranno tipo pop-corn microscopici. Teniamo sul fuoco pochi secondi e versiamo in una bacinella. Quando sarà freddo lo mescoleremo con 2 cucchiai di dao dolce, il mio era di orzo.

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Ora montiamo la panna con un po’ di zucchero e mescoliamola con lo yogurt.

Tagliamo le fragole e componiamo le coppette. lasciamole in frigo e serviamole ben fredde.

fragolearvaiaamaranto con daocoppettecoppette amaranto

Come potete notare ho mantenuto durante tutto il corso una linea di semplicità, seppur con qualche tocco di fantasia, alla ricerca di guizzi di sapore e ingredienti poco usati ma salutari.

Un abbraccio a tutti , ci vediamo stasera allo spettacolo!

la giornata più lunga dell’anno, dolci speciali e un anno da mamma

Oggi è la giornata più lunga dell’anno.

Danusia di GeArt mi spiegava che oggi si raccoglie l’iperico, potente pianta con proprietà (tra le altre) antidepressive, si raccoglie oggi quando i suoi fiori hanno raccolto a loro volta tutta l’energia vitale del sole.

Del solstizio d’estate potremo parlare infinitamente, ma oggi voglio regalarvi questa ricetta speciale e semplice che ho fatto per festeggiare il mio primo anno da mamma.

L’anno scorso ancora non lo sapevo di questi tempi, ma avevo già incominciato il percorso verso la nascita della  piccola e verso la rinascita di me stessa come madre.

Avevo letto da qualche parte che la medicina orientale dà profonda importanza al giorno del concepimento, e nel corso dell’attesa mi ero sempre più convinta del fatto di essere già madre durante quei 9 mesi, la mia bambina già c’era, già era lì.

Quindi Eva, che vuol dire vita, buona vita amore mio in questo giorno speciale.

mano piedidestra ditapiede piedesecondopiano

 

Crostata al rabarbaro

Sempre grazie ai soliti (Arvaia) sono entrata in possesso di quest’ingrediente che mi stuzzicava da parecchio tempo e che non sapevo dove reperire.

La crostata è fatta con pasta frolla, crema e una composta di rabarbaro e fragole.

Per la frolla

250 gr di farina

80 di zucchero

125 di burro

1 uovo

Uniamo a farina e zucchero il nostro burro e impastiamo fino ad ottenere una massa sbriciolosa, ora possiamo aggiungere l’uovo. Creiamo una palla omogenea e morbida e mettiamola in frigo fino al momento di utilizzarla.

Per la crema

500 ml latte (l’altro giorno l’ho fatta con latte di riso un ottimo sostituto bisogna solamente aggiungere 10 gr di farina in più perchè notavo che faceva fatica ad addensarsi)

70gr di zucchero

1 uovo

30 gr di farina

grattata di buccia di limone

Mettiamo il latte sul fuoco con la buccia del limone. Sbattiamo l’uovo con lo zucchero e poi aggiungiamo la farina setacciata mescolando, aggiungiamo quest’ultimi al latte e lasciamo sul fuoco mescolando fino a che non si addensa. Lasciamo raffreddare.

Per la composta

250 gr di fragole

300 gr di coste di rabarbaro

50 ml di acqua

il succo di un limone

1 stecca di vaniglia

50 gr di zucchero.

Laviamo e tagliamo a pezzi fragole e rabarbaro ed andiamo ad aggiungerli in una pentola con limone, acqua , zucchero e vaniglia. Facciamo bollire finchè la frutta non si sarà ben ammorbidita e il composto si sarà addensato. Lasciamo raffreddare.

Bene ora non ci resta che comporre, imburriamo una teglia e prepariamo la base con la nostra frolla (lasciando un pezzetto per le strisce), poi mettiamo la crema e infine la composta di fragole e rabarbaro. Finiamo con le tipiche strisce da crostata e inforniamo 40 minuti a 80 gradi.

Lasciate raffreddare.

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